Il cencio spiegato dall'artista: Chiara Bagna
Il dipinto raffigura il "Legame Senza Tempo" instaurato tra il Beato Matteo Carreri, patrono della città di Vigevano, che attraverso una spaccatura dimensionale fra passato e presente, riesce ad innalzare tutt'oggi con la mano la sua città, proteggendola e benedicendola.
Il Beato oltre a sostenerla si sente parte di essa, della città rappresentata simbolicamente dalla Torre del Bramante, della Comunità raffigurata con una raggiera di luce composta dai colori delle 12 Contrade e del cencio stesso che lo ritrae all'interno, rendendo vivido e presente il suo intramontabile spirito protettore legato al ricorrente Palio.
Immortalando la bellezza dove il tempo si è fermato, squarciato dalla luce paradisiaca che allontana le ombre, ci lasciamo meravigliare dalla grazia del Beato che si proietta dal passato direttamente al nostro presente, riuscendo così ancora oggi a guidare la sua Comunità .
Le visioni divergenti e prospettiche del dipinto ritraggono: in una la città e la Comunità che illuminano di luce il Beato, nell'altra esattamente l'opposto; in un tripudio di luci e colori che racchiudono la complicità tra le Contrade, il Beato Matteo Carreri e l'infinità del tempo stesso.
(Fotografia di Ferruccio Sacchiero)
